martedì 23 novembre 2010

Tristi Trasti

Si vorrebbe aggiornare più frequentemente ma ci sono probelmi 'tecnici'.

Il trasto due cose fa: fissa (o modifica) l'angolo di incidenza, varia lo svergolamento della randa.
E' buon uso evidenziare con delle tacche le varie posizioni del trasto a seconda delle condizioni di vento sperimentate nelle uscite di test.

In linea generale con
vento molto debole andrebbe posto sopravvento con scotta lasca, di modo che il boma sia sopra lo spigolo dello specchio di poppa.
All'aumentare dell'intensità di vento, vento debole, il carrello va portato gradualmente verso la mezzeria e parallelamente far riprendere tensione alla scotta della randa
Vento medio, trasto sulla mezzeria, boma sulla mezzeria.
Vento forte in poi trasto sottovento alla mezzeria.

Perchè è triste?
solo un richiamo ad un titolo che è piaciuto
di un libro studiato e poi dimenticato
in realtà è un termine cha ha un bel suono
di quell'origine latina che fa sembrare tutto buono

giovedì 21 ottobre 2010

Quante sovrapposizioni hai?

Naturalmente nella vela come nella vita non c'è una risposta semplice a niente (o quasi).
Ci si interroga su cosa dia la migliore performance, intesa come angolo verso il vento e velocità, tra una piccola o un'ampia sovrapposizione delle vele.

Nel nostro caso non vi sono dubbi data la grandezza e forma della randa che un fiocco con meno sovrapposizione dia dei benefici generali, dato il rapporto randa piccola:grande genova, randa grande:fiocco.

E' in arrivo un fiocco steccato fatto ad hoc
Ci si attende che essendo steccato, 'preformato' il bordo di attacco sia migliore e che la sovrapposizione del bordo di uscita sia piatto e cada proprio dove serve, che non disturbi il sottovento della randa ma lo 'esalti', non è un catamarano sportivo che non necessita affatto di sovrapposizione perchè la randa è superefficiente.
Ci si attende anche che con questa configurazione si vada a soffrire con poco vento ma ci dia altresi la possibilità di utilizzare un barber, quando serve, per cercare il massimo parallelismo su l'intera superfice delle due vele.
Ci attendiamo nel nostro caso specifico meno scarroccio, meno sbandamento ed angolo più stretto sperando che non intacchi il 'passo' e che addirittura migliori.

Vedremo.

lunedì 11 ottobre 2010

Rally

Mentre a Trieste si disputava la spettacolosa 'Barcolana***', con 1690 imbarcazioni con il conseguimento del nuovo record di percorrenza conquistato da 'esimit europa 2'.
Noi ci si cimentava per la prima volta con una regata formula rally su percorso a quadrilatero.
Dopo le prime 2 giornate disastrose del torneo incarbona, che probabilmente non rappresentano la migliore occasione per riunire l'equipaggio dopo un periodo di inattività, ci siamo parzialmente riscattati in questa regata a rally. In pratica in questa formula si sconta in partenza la compensazione con il risultato che appena partiti si fa regata in reale, quello che vedi è quello che è.
Formula che ci è piaciuta e percorso che ci è più congeniale. Un calo di vento ci ha sorpreso in prossimità della seconda boa, calo che forse dovremmo ringraziare dato che nel frangente siamo riusciti a passare un bel gruppetto di imbarcazioni tra le quali la mitologica Nat. Una bella giornata da 'ottobrata' romana che si è conclusa poi con la cena di gala stile matrimonio all'insugherata.

***
Alla Barcolana 2010 hanno partecipato anche delle consorelle di Darder: Carovna3 e Mojco2. Quest'ultimo armo appartiene proprio a Janez Valant (costruttore del Val 35).



venerdì 24 settembre 2010

Warm Up

Settembre,
inizia la nuova stagione velica, tra annunci america's cup (si regaterà su catamarani), il salone nautico, le Extreme Sailing Series a Trapani, l'evento di spicco del panorama velico nazionale è la prima apparizione ufficiale di Darder.
Ci accingiamo a partecipare come 'riscaldamento' al generalmente affollato trofeo Incarbona giunto alla V edizione.
Si vedrà in acqua a S. Marinella la classe meteor e con loro molto probabilmente anche il nostro amico Fedele.

Sabato 2 Ottobre 2010. 08.30 breefing presso il CVF
11.00 partenza della prima regata
pasta party post regata presso il CVF.

Domenica 3 Ottobre 2010. 10.00 partenza regata della seconda giornata.
pasta party presso il CVF.

Sabato 9 Ottobre 2010 10.00 partenza della regata rally.
19.00 cerimonia di premiazione con cena di gala ed estrazione premi.

I percorsi saranno a seconda della categoria di appartenenza a bastone o a trinagolo.
L'ultima giornata invece ci si cimenterà su percorsi a quadrilatero.

martedì 3 agosto 2010

giovedì 24 giugno 2010

Tatuaggi


'Una rondine non fa primavera' e lo abbiamo ben visto, dato che la primavera quest'anno da noi è stata completamente cancellata (da fiacchi anticicloni e perturbazioni corsare).
Ma una rondine tatuata sul petto, ed è di tatuaggi che vogliamo parlare, significa aver coperto 5000 miglia nautiche (a diecimila seconda rondine).
I tatuaggi si sono reintrodotti in europa nel periodo delle grandi navigazioni proprio grazie ai marinai. Ogni segno sulla pelle aveva il suo significato di protezione, speranza o esperienza. Questo tipo di tatuaggi monocromatici e abbastanza 'squadrati' appartengono alla cosidetta 'old school'.
In alcune questioni mi ritengo molto tradizionale, classico. E la buona vecchia scuola ha tutta la mia simpatia, soprattuto perchè sono 'segni' che hanno un significato.
Perlando con dei tatuatori (pochi in realtà) ce ne sono alcuni che si astengono dal fare alcuni tatuaggi, anche se va contro i loro interessi, proprio per una questione di stile-significato.

Sarebbe veramente arduo abbracciare l'intero argomento dato che la pratica del tatuaggio è millenaria, planetaria e tocca elementi di tipo sociale e culturale.
Mi limito ad esporre una selezione di tatuaggi 'old school', quelli che preferisco (e che mi farei).
Per tatuarsi una rondine dunque tocca aspettare un pò, ma ce ne sono alcuni che è possibile farsi anche subito perchè sono di buon auspicio (per il ritorno a casa) per chi si imbarca, tra questi abbiamo la stella polare, che è poi la stessa riportata sulle carte nautiche ad indicare il nord.


Niente a che vedere con le attuali stelle (o forse si?).

La mia preferenza va però verso i tatuaggi 'geografici', che raccontano di ciò che hai fatto, di dove sei stato. Abbastanza riconosciuta l'ancora, dimostra il marinaio che ha navigato l'oceano atlantico (grande Popeye). Qualcuno gli attribuisce anche significati di sicurezza, personale e spirituale (l'ancora come fede). Ma a volte l'ancora è rappresentata con una cima incattivita intorno e questo sicuramente non è affatto una speranza o un desiderio, in questo caso indicherebbe la riconosciuta esperienza marinara di chi lo sfoggia, a testimoniare quali situazioni dure e complicate è riuscito a risolvere.

Un nave con tutte le vele spiegate simboleggia il marinaio che ha doppiato capo horn (credo di avere poca probabilità di potermelo fare)

Un drago è il simbolo del marinaio che ha fatto scalo in una china station, in un porto asiatico.

Una tartaruga marina sulla pelle del marinaio che ha attraversato l'equatore, la "crossing line".

Un drago d'oro per chi ha attraversato la linea della data.

Port e Starboard sono tatuati sul lato destro e sinistro del corpo come le luci di navigazione.

Un maiale (PIG) sul dorso del piede ed un gallo domestico (ROOSTER) sull'altro proteggono il marinaio dall'annegamento (sono due animali che non sanno nuotare).

lunedì 21 giugno 2010

Pianeta caldo, localmente freddo. 100Vele rinviata.

Raccontiamo dell'annesima regata annullata del 2010 per avverse condizioni meteo.
Eppure 19 20 giugno erano date che sulla carta mettevano tranquillità agli organizzatori.
Siamo tutt'ora in preda ad un 'vortice autunnale', il fronte freddo con il suo minimo barico si sta spazzando tutta la penisola. Per noi, nel Lazio, già dal pomeriggio di oggi dovrebbe migliorare.
Le regate sono state rinviate al prossimo week end complicando la situazione a causa del ponte (romano) la nostra partecipazione è a rischio..

mercoledì 16 giugno 2010

Equipaggio ridotto, mai domo.

Dove siete andati a finire tutti?
Era la coppa Asteria, non una coppa all'Osteria!!

Un altro scatto del bravo e generoso G. Capobianco

"Per mare non ci son taverne"

lunedì 14 giugno 2010

14 Giugno



Riprendiamo il filo. Archiviata l'Asteria, siamo tornati a casa lo scorso 5 giugno a tempo record, coprendo la distanza Anzio - Ostia interamente a vela. Grazie anche ai fidi Ettore e Marco, alla passerella gigante da 6 tonnellate della banchina di anzio ed al controllore del treno regionale.

Il prossimo appuntamento sarà la 100 vele (solo evento di domenica), ci stiamo organizzando per affrontarla, iscrizione quasi completata.

Appurato il fatto che mure a dritta stringiamo meglio, diventa obbligatorio un controllo della tensione e dell'equilibrio del sartiame. Le cose da fare e da imparare sono tante e piano piano le metteremo tutte in riga.

venerdì 4 giugno 2010

Reduci d'Asteria

Si torna a scrivere dopo aver affrontato le 120 miglia della lunga della coppa asteria (anzio-ventotene-ponza-palmarola-anzio) e le 4 regate a bastone distibuite su due giorni.

Le regate a bastone sono diventate bastonate, il buon senso ci avrebbe dovuto suggerire di non partecipare poichè per vari problemi le abbiamo affrontate con equipaggio più che sottodimensionato, al punto che alla 4 regata abbiamo dovuto gettare la spugna per il vento forte e per la stanchezza accumulata e qualche .

La lunga è stata bella, ci ha regalato momenti piacevoli, i 9 nodi di lasco, le scie notturne di plancton, lo spritz al tramonto... ed è stata un tipo di competizione in cui ci cimentavamo per la prima volta, l'irc come al solito non ci ha dato una mano e così la ventesima posizione in reale è diventata 28esima (su 39 iscritti). Un coefficente peggiore del nostro lo aveva solo Grifone III cioè l'armo della guarda di finanza, uno sciarrelli, meraviglioso, di 54 piedi.
Un errore di valutazione sui bordi finali ci è costato 4 miglia di fuori rotta che insieme ad una rotazione sfavorevole si è tradotta in un accumulo sicuramente maggiore di 60minuti.

Colgo occasione per salutare il grande Giancarlo Capobianco che ha seguito l'intero evento e ha immortalato ogni nostro singolo errore con il suo potente teleobiettivo... :-)



venerdì 28 maggio 2010

12375 è Ita ad Anzio


Trasferimento al chiaro di luna per Darder.
In questo momento è ormeggiata in buona compagnia (Sesto Senso, Fiore, Nat...) in posizione fronte struscio ad Anzio, più o meno come è indicato in figura.

In attesa che la lingua anticiclonica delle azzorre si faccia strada almeno sulle regioni tirreniche ci prepariamo alla Coppa Asteria affilando gli artigli, sperando di essere all'altezza, di divertirci e di non bagnarci troppo.




Granpremio Tevere, ancora tu.
Segnaliamo il seguente articolo che accenna a noialtri. ItaliaVela.it

sabato 22 maggio 2010

Primi di classe. Gran premio tevere.

Le classifiche a caldo stilate nel post-regata ci vedono come capolista della nostra classe di appartenenza. Il secondo posto nella prima ed il primo posto nella seconda (quasi un gioco enigmistico) ci consegnano il primo posto generale di classe.

Se da una parte bisogna dire che il criterio di inserimento di classe è stato generoso con noi, è vero anche che abbiamo fatto il nostro, onorando l'impegno e sfruttando a pieno l'opportunità.
Si poteva fare meglio? Si, sempre e comunque (per la classifica assoluta).

Un plauso a tutto l'equipaggio che ha tenuto botta nei momenti di bonaccia, saputo rispondere prontamente agli imprevisti che sempre capitano e si è mosso come gli ingranaggi di un orologio (vabbè quasi, dai).

Ma per non giacere sugli allori vorrei qui ora elencare gli errori commessi a imperitura memoria (o almeno fino a quando regge google).

1 Errore veniale: i parabordi vanno tolti tutti, specialmente se sono grossi.
2 Errori gravi di sufficienza: la gassa d'amante! La scotta del genova!
3 Errori da poco allenamento.
4 Errori tattici piccoli ma sempre presenti e soprattutto mettere in pratica le analisi preregata, se no che le facciamo a fare?


E dunque abbiamo vinto una coppa. . . . ora non ricordo quale, delle due qui sotto...


venerdì 21 maggio 2010

Gran premio tevere

Date le previsioni meteo ci sono buone probabilità che si riesca a regatare domani (Gran premio tevere-trofeo controvento) con un vento da Nord.
L'intensione è quella di riuscire a svolgere entrambe le prove annullate lo scorso week end.
Ci è stata consegnata la lista dei competitor della classe in cui siamo stati inseriti.
Ce la vedremo, tra quelle identificate, con HOLLAND, ZIGGURAT 9.35, SHOW 34, MAXI 95

Intervista al tattico
D: Nelle scelte tattiche che peso ha la scaramnzia?
R: Nessun peso.
D: Quindi non è scaramantico.
R: No, assolutamente, la scaramanzia porta sfortuna.

martedì 18 maggio 2010

HandyCup decima edizione

Il prossimo week end, da venerdi 21 a domenica 23 maggio,
a porto Ercole si svolgerà la decima edizione della HandyCup.
La manifestazione dell'unione vela solidale a cui ho avuto modo di partecipare imbarcato su Eol e grazie alla coop sociale Alice di Tarquinia (http://www.coopalice.it/).

Le immagini che si trovano su Repubblica.it in questi giorni si riferiscono ad una edizione (quella del 2006) a cui ho appunto partecipato.

In questa vi è la panoramica del tentativo di record (raggiunto) di ormeggio in 'andana'
http://www.repubblica.it/sport/2010/05/17/foto/handi_cup_decennale-4127328/1/
ripresa dall'elicottero, scorrendo la galleria nella foto 6 un'immagine di una parte dell'equipaggio proprio di Eol.

Non parteciperemo quest'anno anche per le caratteristiche (scomode) di darder.
E' una manifestazione che ricordo molto volentieri e a cui parteciperei sempre.
Per i dettagli delle attività inerenti la vela solidale consultare -> http://www.handycup.it/

A seguire il mio contributo fotografico in omaggio al record di ormeggio in andana del 2006 (55 imbarcazioni affiancate) svoltosi in prossimità della passerggiata Morin a La Spezia.


Meno panoramica che dall'elicottero (foto di repubblica.it), ma rende l'idea.


















Eol dall'alto con imbragatura arancione















Ed infine un primo piano da 'brividi' per una serie di motivi ;-)

lunedì 17 maggio 2010

Adagio

Ci sono solo due giorni l'anno che non sono importanti.
Uno è ieri e l'altro e domani.




Jack




sabato 15 maggio 2010

abandoned vs canceled

Sabato 15 Maggiovembre 2010
Prima regata del 'trofeo controvento' annullata.
Siamo ancora stretti nel canale tra la B a nordovest e la A a sudest, tra le due trincee, nella terra di nessuno, prede dell'instabilità.
In attesa che l'anticlone valichi il confino mediterraeno e si estenda almeno fino al tirreno centrale settore E siamo qui a beccarci pioggia e uggia.

Domenica 16 Maggiocembre 2010
Il fiume va giù che è una spada, centinaia di tronchi, bottiglie, oggetti plastici non identificati di grosse dimensioni, palloni per tutti gli sport si divertono in una folle corsa verso la barra. . . superata la quale li attende la libertà del mare.
La seconda regata? Annullata. Due dolcetti, un caffè, 4 chiacchiere e si torna a casa... mentre qualcuno nello Ionio settentironale se la vede brutta con vele strappate, impianto elettrico e motore fuori uso
http://temporeale.libero.it/libero/news/2010-05-16_116519568.html


A sabato prossimo (per il gran premio tevere)

Un saluto a tutto l'equipaggio, puntuale, compatto, fiero e assetato d'acqua salata.

Messaggio per Katlene:
L'accendinooo!!

per Ettore
La svegliaaaa!!

giovedì 13 maggio 2010

Nuovo IRC

Siccome sono stato accusato di bassa frequenza di aggiornamento blog colgo occasione per rendere pubblico a tout le monde il nuovo coefficente IRC che ci hanno assegnato:
616.3
Personalemente speravo di oltrepassare la soglia del 620 ma tutto sommato non possiamo lamentarci. Sulla carta, ora, abbiamo una barca più veloce (in realtà considerata più lenta) di circa 45'' a miglio da certificato. Se avessimo fatto il certificato prima del campionato invernale , con gli stessi risultati reali avremmo guadagnato da 1 a 3 posizioni (ad occhio e croce) nelle classifiche finali.

E come ci si arriva a questo numerillo? Pesando, misurando e dichiarando, magari un giorno entriamo nel dettaglio. Da adesso non possiamo utilizzare più il bompresso in regata a meno che non sia 'open' (ma dai?) .
E poi oh! Se qualche misura l'abbiamo sbagliata attenderemo il controllo di stazza con il sorriso sulle labbra (sarà certamente frutto di un buon piazzamento in reale).

Questo nuovo irc, ironicamente, arriva proprio alla vigilia di una regata open come il gran premio tevere, riservato tra l'altro a imbarcazioni IOR. In realtà la nostra barca è ibrida, viene concepita al tramonto dei tempi IOR a cavallo tra gli '80 e i 90' ed ha caratteristiche peculiari (come il bompresso che avremo il buon gusto di non utilizzare sabato e domenica).





lunedì 10 maggio 2010

Gran Premio Tevere-Trofeo Contro Vento


Settimana di avvicinamento all'undicesima edizione del Trofeo Controvento
Ci arriviamo completamente impreparati come solo noi riusciamo a fare.
E' un revival della classe IOR in cui Darder, secondo i criteri, rientra.
Sono previsti 6 livelli di classe e si regaterà in tempo reale. Come se fossero monotipi.
Sarà un percorso di circa 12 mn articolato tra Fiumara, Ostia e Castel Fusano
Nell'immagine qui sotto il tracciato definito approssimativamente in base alle precedenti edizioni.


Iscrizioni presso la segreteria del circolo Tecnomar, via di Monte Cadria, Fiumicino ROMA. tel. 066580691.
Tessera FIV obbligatoria per gli equipaggi.
Organizzatore
Paolo Mirabile cell. 3392828190 e-mail paolomirabile@tiscalinet.it

Buon vento e buon lavoro ai 'tattici'.

mercoledì 5 maggio 2010

Al nostro Maurizio Fortebraccio



Un post per augurare una pronta e completa guarigione ad uno dei nostri affezionati tailer, nonchè saltuario addetto alle volanti.

Il nostro Maurizio detto 'Fortebraccio' è caduto, tradito dalle sirene.

Non quelle di Ulisse...
ma quelle di un'auto della municipale che, colta da improvvisa e cieca urgenza (see come no), effettuava inversione aU mentre sopraggiungeva, in scooter, il nostro.

Quindi, oltre al vhf di bordo, abbiamo da riparare anche il radio di Maurizio, rimarrà fuori combattimento e dovrà saltare i 'bastoni' della coppa Asteria a cui avrebbe volentieri partecipato.

Primo Maggio di festa a fumetti.


Oooops! Su con la schiena..













Controlla carrello genova!













Alimentazione Nautica












NODIsta al richiamo












Poggia













Orza












Volante & Tricolore










Riflettiamo...










giovedì 29 aprile 2010

Al Piero d'Irlanda

Siamo noi, siamo in tanti ci nascondiamo di notte
per paura degli (per non farci ammazzare da)
automobilisti, dei linotipisti
siamo i gatti neri siamo pessimisti siamo i cattivi pensieri
non abbiamo da mangiare...



Due consecutivi post musicali, di fatto diventano un 'filone', forse dovrei aggiungere un'etichetta.

Dedico questo post al mio amico irlandese che naviga nei mari perigliosi del nord, composti dalle nere acque di Guinness e infestate da temute sirene "Redbreast".

Mi ricordo da bimbo, grazie ai miei, che posseggono ancora il vinile, scoprii Lucio Dalla.
Dai primissimi ascolti di 'Come è profondo il mare' mi chiesi: 'perchè i linotipisti?'
Quando recentemente ho conosciuto Piero, prima che se ne andasse nelle verdi terre, parlando di questo testo, ci siamo interrogati di nuovo sulla questione dei linotipisti.

Come è profondo il mare, ha un testo particolare, 'Futurista' come sembra che abbia dichiarato lo stesso Dalla (l'ho letto da qualche parte), cantato come un rap antesignano.
Ma se degli automobilisti ok è comprensibile si possa aver paura, perchè averne dei linotipisti?

Perchè hanno un potere, compongono i giornali, i titoli di prima pagina e identificandoli con i giornali stessi si comprende come questi ti possano ammazzare.
Ad esempio un Feltri potrebbe essere un 'linotipista' anche se di gatti neri non ce ne sono più...

Il Mare (come l'oceano) in cui navighiamo con Darder è ben diverso dal mare inteso come libero pensiero, ma troviamo riscontro, coerenza e attualità in tutti e due i sensi di lettura.

Così stanno bruciando il mare Così stanno uccidendo il mare Così stanno umiliando il mare
Così stanno piegando il mare










Jack

venerdì 23 aprile 2010

Intervallo

In Alto Mare
Navighiamo già da un po', bene o male non lo so, stella guida gli occhi tuoi, un amore grande, noi peschiamo nella fantasia pietre verdi di Bahia? Al timone la follia e ci ritroviamo.
in alto mare
in alto mare
per poi lasciarsi andare
sull'onda che ti butta giuù e poi ti scaglia verso il blu
e respirare
in alto mare
come due uccelli da ammazzare

piuttosto che tornare giù per dirsi non si vola più uh.

Navigando lo so già, che la terra spunterà, è normale sia così, perchè noi viviamo qui, tra i rumori di una via, tranquillanti in farmacia, figli dell'ideologia e non possiamo starci.

in alto mare
in alto mare
per poi lasciarsi andare
sull'onda che ti butta giù e poi ti scaglia verso il blu
e respirare
in alto mare
come due uccelli da ammazzare
piuttosto che tornare giù per dirsi non si vola più
e respirare
in alto mare
come due uccelli da ammazzare
piuttosto che tornare giù per dirsi non si vola più uh.

giovedì 22 aprile 2010

- Coppa Asteria - Iscrizione

Cari componenti dell'equipaggio abbiamo provveduto
all'iscrizione per la "Asteria IRC Trophy 2010" che ha tutta l'aria di risultare un bell'evento.
A più di un mese si sono iscritte già una ventina di imbarcazioni.

Procederemo dunque nel mese di maggio a degli incontri di 'riscaldamento' considerando la pausa che ci siamo presi e anche il fatto che affronteremo per la prima volta insieme una regata 'lunga' (Anzio-Pontine-Anzio)


Pochi uomini possono dare del TU al mare...
E qui pochi non glie lo danno.
Jack

martedì 13 aprile 2010

Tutti ar mare tutti ar mare .......a mostrar le vele chiare
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1° giornata Corso di vela
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Buongiorno ragazzi avete visto la brochure è arrivata ora anche le foto non manca che tornare in barca per rivivere una bella giornata velica in vs compagnia.


Spero che qualcosina sia rimasto di quello che abbiamo detto comunque appena rimettete piede in barca tutto ritornerà in mente, con un po di confusione per i nomi ma non per le funzioni.


Approposito di scarpe vi ricordo di portarvi una bustina con le scarpette pulite da casa possibilmente a suola chiara e liscia.

Ora devo pubblicare le foto ......vediamo quale potrebbe essere la prima........


maria grazia e marco alle prese con le prime virate e già pensano ........viro pronti molla cazza che gabbia de matti questi due velisti.


Ettore ormai esperto sulle volanti esegue delle virate ad occhi chiusi . Kateline è stata rapita dal

fascino del mare il sole i profumi ma anche dalla pizza e dal vino.......EEEEE raffaele mocio mocio che controlla l'esatto svergolamento della caduta poppiera. Ed ora ecco a voi .....roarrrrr........la metro golden presenta .......momenti di vela .....momenti di gloria.......

Un saluto ci vediamo sabato poi vi comunico dove a presto e buon vento.













mercoledì 7 aprile 2010

PasquaVela 2010

Infine, con nostro sommo rammarico, non abbiamo preso parte alla XXIII edizione di pasquavela. Pubblicheremo un report redatto dal nostro inviato che ancora non si è fatto vivo...

E' stata, da quanto si apprende, un'edizione movimentata e tribolata, con delle condizioni meteo che hanno variato parecchio: dal sole, alla pioggia, fino al maltempo; tale da annullare l'ultima regata prevista per pasquetta.

venerdì 2 aprile 2010

Quant'è al Kilo? 0.092 €

Mentre il nostro amico Andrea si piazza al terzo posto generale (secondo per i prototipi) con la sua Adrenalina alla arcipelago 6.50 -> http://www.classemini.it/

Noialtri, in presenza del rappresentante UVAI si è proceduto alla certificazione del peso per le operazioni di stazzatura.

Se per l'operazione si è speso in tutto 320 euro quanto pesa la barca?

Tra pentole, posate, cime vecchie, arnesi, cinture, scatolame, borse, torce e lampadine (un numero enorme), binocoli, caricatori, trasformatori, cavi, giubbetti, giubbotti, indumenti, stracci, guanti, bombolette, coperte, bottiglie... la barca si è sollevata visibilmente sull'acqua. Ad occhio e croce solo di cime inutili abbiamo a bordo 50 Kg in più normalmente.

martedì 30 marzo 2010

Più veloci del vento!

F. dice: "No. Non è possibile andare più veloci del vento!"
Eppure chi va in windsurf, sugli skiff o ha seguito l'ultima coppa america non ha dubbi in merito.

Bisogna in primo luogo avere presente che stiamo parlando di 'scafi plananti' e soprainvelati (non sempre).
Scafi cioè che permettono di 'scollarsi' dall'acqua e che, quindi, possono passare da una situazione idrostatica ad una idrodinamica.
Lo scafo planante non è vincolato alla velocità critica data dalla forma/lunghezza dello scafo e dal dislocamento.
I multiscafi, le tavole da windsurf e scafi come quello degli Skiff ed il buon vecchio 470 sono plananti (anche un sasso piatto tirato sul pelo dell'acqua).

Nelle imbarcazioni le vele vengono regolate in relazione all'intensità e provenienza del vento apparente, quello che effettivamente agisce sulla barca, quello percepito a bordo.
Il vento apparente è la somma (vettoriale) tra il vento reale e quello di avanzamento.
Quindi
prendendo un pò di velocità il vento apparente aumenta (e la sua provenienza si sposta verso la nostra direzione).
Se il vento apparente aumenta significa che possiamo aumentare la velocità e così via, fino a quando le varie resistenze e la velocità critica, in caso di barche non plananti, non raggiungeranno un punto di equilibrio oltre il quale non si può andare.

L'Hydroptere, il trimarano francese (detentore di vari record, sui 500m, sul miglio nautico.. ecc.)
ha raggiunto una punta di 61 nodi di velocità con un vento reale che spirava tra 35-38 nodi (ha pure scuffiato!). La più veloce macchina a vela del pianeta.

Io stesso in windsurf con soli 12 nodi di reale (e una vela di 8,5 m2) in planata vado come un gommone con 40 cavalli, si certo dovrei dare una misura più precisa... qualcuno allora mi potrebbe regalare un gps da polso.
(ogni argomento appena accennato meriterebbe ben altro approfondimento si chiede venia per la sommarietà)

A proposito di elezioni
"Popolo marinaro, popolo libero."

jack




giovedì 25 marzo 2010

e Azzurra?

La seconda tappa della del trofeo Louis Vitton si è conclusa. New Zeland al primo posto, Mascalzone al secondo e Azzurra al terzo.
Nella prima tappa, a Nizza, Azzurra si aggiudicò il primo posto battendosi in finale con Emirate Team NZ, ad Auckland invece Mascalzone Latino (che non ha partecipato alla prima tappa) ha sottratto il posto da finalista ad Azzurra e perdendo poi in finale sempre contro Emirates Team (certo NZ, che sponsor ragazzi! Ci farebbe comodo.)
Sul sito ufficiale si può seguire la ricostruzione delle varie regate, quella che vorrei segnalare è il secondo match di semifinale tra Emirate e Azzurra, l'emblema di come i cm fanno la differenza tra vincere e perdere e di come nonostante le tecnologie alcuni elementi tradizionali del match race sono dei riferimenti basilari.

Azzurra per un 'tocco' aveva conquistato in partenza il vantaggio su Emirates questi avevano quindi una penalità da scontare. NZ parte avanti. Si controllano sul primo giro, poi alla seconda bolina, inspiegabilmente, Azzurra arrivata in boa dietro Emirates sceglie l'altro lato. Inspiegabilmente perchè avendo il vantaggio della penalità, Azzurra a mio modo di vedere, avrebbe dovuto marcare stretto Emirates NZ, fare lo stesso lato buono o cattivo che fosse. Il vantaggio finale di NZ, circa 130 m, gli sono bastati per vincere anche con la penalità. Le Ricostruzione della regate si possono trovare
qui http://www.louisvuittontrophy.com/gallery/virtualeye.php
Quella di cui parlo sopra è la seguente
19 Mar 2010
Semi-Final, Azzura Vs Emirates Team New Zealand, Race 2

Il trofeo si sposterà ora alla Maddalena, così forse daranno un senso a qualcosa, anche se non so esattamente in quali strutture hanno intenzione di installarsi spero che lo facciano per quelle ex_never_G8.
Mi attendo la solita razione di incensamenti, proclami, apparizioni di loschi personaggi, arroganza, becerume, vetrina da sfruttare ed anche lo sfoggio della faccia nera della vela, quella antipatica ed elitaria.
Ma preparato a questo, dopo tutto, sono contento che la manifestazione approda in Italia e che ci sia la possibilità che si accendano i riflettori su quello che poi è importante per noi.

La pratica sportiva della vela.

Auguro un buon lavoro a Vasco de cet da cui ho solo 2 gradi di separazione.

mercoledì 17 marzo 2010

memorie - 470 con ciaspole

h. 15.00 di qualche anno fa.
Io e nicola ci incontriamo al circolo, fa molto caldo le bandiere sembrano degli stracci bagnati.
Anche quegli alberi con le foglie tonde, molto leggere, sono immobili.
Dopo un paio di riflessioni sul vento (due giorni di tremenda tramontana che ci hanno regalato tra l'altro una bella luce e visibilità) decidiamo di 'armare' lo stesso il 470 di nikolakis, alle brutte, ci diciamo, ci facciamo il bagno a largo, se ci arriviamo.
Dopo un paio di intoppi, c'abbiamo sonno e il caldo fa torpore il 470 è armato e... sorpresa! Le bandierine si muovono leggermente.
Vento da ponente (il tipico per bracciano, penso io, ponentino termico).
Contenti di avere un pò di mobilità velica ci organizziamo per evitare la figura di merda iniziale fronte spiaggia.
Le operazioni procedono abbastanza lineari, partiamo anche rapidamente.
Ci si accorge subito di un intoppo sull'ultimo rimando scotta randa, ok poco male, ci mettiamo contro vento e rimediamo.
Ricominciamo a navigare, la velocità è interssante, sistemiamo un'altra scotta. adesso si procede a gonfie vele, il vento ha rinforzato e gira lievemente ma costantemente verso nord.
Proviamo qualche manovra, dobbiamo imparare ad andare meglio d'altra parte.
Abbiamo il timone troppo alto, rimediamo mettendoci fermi un momento controvento. Indosso il trapezio.
Il vento rinforza l'obiettivo odierno diventa l'uso del trapezio e la compensazione fuori bordo. Nicola sempre al timone io prodiere-
Andiamo veramente veloci ora, avrei la curiosità di sapere a quanti nodi, siamo diretti come treni verso Trevignano, faccio qualche test e vado al 'richiamo' fuoribordo mettendo in evidenza quanto possa essere 'legato'.
Data la velocità che abbiamo è diventato un problema anche fare una semplice virata, ma se non la facciamo a Trevignano si devono cominciare a scansare, tra il 'pronti alla virata' e 'virata' passano 16 minuti- Viriamo abbastanza puliti-
Si capisce subito che questo bordo è quello 'buono' il vento spinge meglio e di più da questa parte. Rivado fuori bordo, nicola è costretto a tenere la randa larga dal vento che c'è, i miei 80kg di richiamo non vengono avvertiti, passiamo attimi di pura velocità ed euforia, io sono contentissimo di essere fuori bordo, fino a poco prima sentivo freddo per gli schizzi, vedo Nicola alla mia sinistra al timone un metro più in basso di me, in pratica sto volando sull'acqua.
Il vento è forte, ha girato un pò verso nord (altro che ponentino!).
Succede verso i capannoni di vigna di valle che sento mancare bruscamente la pressione sulle vele... "Nicola! sto fuori!! Stoffuori!!! Stopplunnnf".
Ora sono trascinato appeso con il trapezio all'albero completamente fuori bordo e senza nessuna presa sulla barca, che per una serie di fattori tra cui principalmente il mio peso e la pressione dell'acqua sul mio corpo straorza, si piega e ormai irrimediabilmente mi viene sopra.....

h 17.00 circa, di fronte ai capannoni di vigna di valle, in mezzo al lago-
Situazione. Sono a mollo, il 470 ha la 'coperta' perpendicolare sull'acqua,
che è fredda ma non me ne accorgo, ha un bel colore limpido e ci sono delle onde niente male per un lago.
Guardo in alto e vedo la figura di nicola in una posizione impossibile per la fisica terrestre, un centesimo di secondo dopo Nicola cade a 10 cm dalla mia faccia, vedo una meteora blurossa inabissarsi di fronte a me, mi viene in mente la scena del titanic in cui le persone volano giù prima che la nave affondi. Tutti gli oggettini che avevamo messo dentro volano dappertutto. Siamo tutti e due in acqua ora. La barca per un momento è sembrata imbizzarrita. Ormai è a 90°. Non ho capito bene come, mi ritrovo ora dalla parte della deriva e Nicola dall'altra parte, gli chiedo urlando (il rumore di fondo è tremendo tra vento, scuotimenti vari, le onde che sbattono sul fondo della barca) se la scotta della randa è libera. E' libera!! Mi urla.
Sono dalla parte della deriva, è alta rispetto a me che sono in acqua, ne saggio, stranamente, la consistenza per vedere se regge.
Mi regge, mi ci aggrappo aggressivo, come una scimmia. La barca ha un accenno di raddrizzamento, si raddrizza quasi, ma riprende vita, si muove, ci sfugge, fa un paio di metri in avanti, si ripiazza a 90° sull'acqua e compie una rotazione orizzontale su se stessa.
Riprendiamo posizione vicino alla deriva, sembra che la barca si stia muovendo ancora, ho la sensazione che l'albero stia andando giù, salto come una pulce d'acqua cercando di scongiurare un 180°, pronuncio una frase che si rileverà altamente ansiogena per nicola: "..no.. 180°....".
Nicola non proferisce parola, il suo è sempre un volto imperturbato, ma vedo i suoi occhi guizzare per scorgere un gommone di salvezza nei paraggi. La barca sta ruotando con l'albero in giù a 180°, non è bastato il tentativo di fermare il processo che è stato lento ma inesorabile.
Ok ora la barca è a 180° vedo il trapezio del cugino di nicola, che non era assicurato alla barca, fare il bagno placidamente a una decina di metri da noi, penso che la barca anche se in una posizione non consona alla navigazione cammina un bel pò grazie al vento e alle onde, infatti ci allontaniamo sensibilmente dal trapezio perduto. Sono indeciso di avvertire nicola per mandarlo a prendere il trapezio, decido di non dire nulla per una serie di motivi, tra cui il timore di una rispostaccia (tipo:'che cazzo me ne frega a me ora del trapezio!') e la (limitata) pericolosità di allontarsi e non riuscire a recuperare verso la barca con tutti i cazzi che abbiamo addosso e non ultimo il pensiero 'lo avrà sicuramente visto e ignorato'.
La barca ora sembra una tartaruga bianca con un pugnale infilato sulla schiena, non so come riesco ad arrivare alla deriva e a puntare i piedi sul bordo immerso, il nostro respiro è affannato. Portarla da 180° a 90° risulta poi abbastanza agevole (al primo tentativo) e con un ritorno positivissimo sul morale della ciurma. Ora è a 90°.
Da 90° alla posizione corretta invece risulta un pò più complicato perchè appena solleviamo un pò l'albero questo prende vento e ritorna giù, il vento non sembra affatto un 'ponentino', bisognerebbe riuscire ad agguantare il bordo superiore appena possibile, ma questo rimane sempre molto alto.
I tentativi ci fiaccano, per la prima volta ho il timore di non farcela a causa della stanchezza (pregressa e attuale). Ascolto i nostri respiri affannati tipo Blair Witch Project. In tutto questo non ho più visto le mie infradito 'green tea' a cui sono (ero) molto affezionato (regalatemi circa un anno fa da luca), coltivo la segreta speranza che siano rimaste miracolosamente catturate dalla barca. Ci dividiamo i compiti, nicola si avventa sulla deriva e io vado verso la prua di modo che possa riuscire a prendere il bordo della barca il prima possibile, l'azione combinata ha pieno successo!
Trionfalmente la barca si raddrizza. Con pieno orgoglio e fierezza l'albero sta dalla parte giusta del lago,
in cui siamo ancora immersi, mi sento pienamente soddisfatto, mi viene in mente il film 'la maledizione della prima luna' a causa della vita propria che sembrano avere le barche in genere.
Ultimo sforzo per risalire a bordo, tutto quello che c'era prima in barca non c'è più. Faccio la rassegna mentale delle cose che c'erano. Ciaspole green tea (dx e sx), trapezio cucito a mano su misura, di inestimabile valore appartenente al cugino di nicola, guantini da barca, muta (la muta c'è ancora era legata all'albero).
Torniamo a terra dopo qualche bordo di avvicinamento in cui ci facciamo un bel venti minuti di risate a scarico nervoso.
Applicando il principio valevole per le cadute in moto (risalirci immediatamente, il prima possibile per sconfiggere la paura)
mi riattacco al trapezio. Nicola mi fà :"fermo! Ndò vai!!??" Riacquisto lucidità e mi seggo tranquillo, in effetti non avremmo la piena energia per recuperare un'altra scuffia.
In sede di commenti, davanti alla meritatissima peroni, Nicola mi dice (forse con velata critica) che è stata la sua prima scuffia e che non gli era mai successo neanche quando aveva 14 anni.
Questa mattina al risveglio mi son detto "Cazzo anche per me!" non ci avevo pensato ieri.

Insegnamenti della giornata
In barca fa sempre freddo come in moto.
Portarsi una sacca per contenere gli oggettini e assicurare la sacca alla barca.

---------------versione nicola------------------

il sole tramontava dietro i monti e sulla riva del lago Daniele scrutava l'orizzonte per vedere se riusciva a vedere le sue ciabbattine perse nel naufragio del poseidon 470 .

Con questa triste immagine si conclude una giornata che, effettivamente non era nata sotto i migliori auspici.

Alle ore 15.00 non ero nelle migliori condizioni...sonno o cecagna persistente dovuta ad una sveglia avvenuta alle 5.15 del mattino....Daniele, che veniva da una mattinata in spiaggia con due amiche!?! ciondolava ed esprimeva concetti poco chiari o non li esprimeva affatto....

il vento era nullo , il sole batteva fra le nuvole...e decidendo di armare comunque la barca

tiriamo fuori una frase che mai fu piu' profetica 'Dai, al massimo ci facciamo un bagno al largo'.

Il vento comincia a salire ...usciamo evitando figure di merda anche se la spiaggia era pressochè vuota, e via...anzi le scotte erano messe male sia la randa che il fiocco ...il timone era tutto su che voleva dire uno sforzo sovrumano per governarlo.....Insomma l'abbiamo armata di schifo. Prua al vento e le operazioni seppur in maniera maldestra..soprattutto io con il timone , riusciamo ad eseguirle. Il vento era sempre piu insistente ma continuiamo verso trevignano....un gusto indescrivibile....barca stabile veloce ..le vele reggevano e tra onde e schizzi vari siamo quasi subito fradici. La barca piu di una volta si inclina paurosamente...ma non cè motivo di pensare di non recuperare la situazione....trevignano si avvicina ed inizio con il primo 'pronti alla virata?' 'no aspetta' 'troppo veloci' 'troppo inclinati' pronti alla virata ..no pronti? pront? al quindicesimo pronti alla virata..viriamo e rigiriamo la barca verso vigna di valle.

Daniele era da mezz'ora ormai che tentava di salire sul bordo della barca in piedi ....

l'esito non era dei piu' esaltanti ma lui si incaponiva e ci provava...mantenere l'andatura all'andata era molto difficile ma al ritorno lo vedo li in piedi sul bordo tutto indietro..non so se era piu una posizione plastica da foto o fosse realmente utile alla barca...pero' facevamo un bell'effetto per chi c'avesse visto da fuori...La traversata continuava ...le raffiche continuavano e gli schizzi d'acqua mi centravano gli occhi che poi con il vento ..diciamo che andavo tranquillamente alla cieca.

poi li...ha inizio quel pasticciaccio brutto de vigna di valle...

Daniele e' stabilmente in piedi a prendere le onde in faccia....io penso a quando virare...e' risaputo ormai che ci metto una quindicina di minuti per mettere in pratica il mio pensiero...nel mentre penso e rifletto...sento una voce...'sto fuori...sto fuori ahrg' ...da questo punto in poi vado per flashback.

flashback numero 1 Daniele in acqua legato all'albero trascinato dalla barca alla quale sbatteva ripetutamente ma non credo sentisse dolore ...

flashback numero 2 La barca si inclina paurosamente nel lato opposto per motivi a me inspiegabili...

flashback numero 3 Le vele toccano l'acqua ed io che penso 'e'finita' e piombo in acqua

flashback numero 4 le ciabattine di Daniele in acqua insieme prendono il largo per un ultimo viaggio

flashback numero 5 Daniele ingurgita acqua e tossisce

flashback numero 6 La barca si gira a 180° ...penso 'stavolta e' veramente finita'
guardo se c'è qualcuno in soccorso o altre vele all'orizzonte....niente

flashback numero 7 io e daniele aggrappati alla chiglia per riportare la barca in asse...o forse solo per attaccarsi a qualcosa

flashback numero 8 Ricordo di aver pensato 'se affonda emigro in sudamerica'

flashback numero 9 al terzo o quarto tentativo giriamo la barca ...(miracolo insperato)

risaliamo sulla barca infreddoliti ..io con molta fatica ...non so ancora come siamo riusciti a 'ribaltare la situazione' fatto sta che ci mettiamo con il vento in poppa in un andatura tranquilla per riprenderci....manca il trapezio di mio cugino che solo dopo sono venuto a sapere che era cucito a mano ed era uno degli ultimi in circolazione(forse me l'ha detto per farmi sentire maggiormente in colpa).......i guantini e le ciabbatine di Daniele. Arriviamo al rimessaggio come reduci dopo una battaglia...l'ultimo smacco e' una ragazzetta che ci dice di ammainare le vele altrimenti non riuscivamo a mettere il 470 nel carrello. Ma non eravamo lucidi.

martedì 16 marzo 2010

Premiazione conclusiva del campionato invernale

Sabato 20 alle ore 17.00 cerimonia di premiazione del Campionato Invernale di Roma Trofeo Città di Fiumicino.

L'appuntamento avrà luogo presso L’Expò Leonardo Via della Scafa, 143 - Fiumicino.
Seguirà buffet.

lunedì 15 marzo 2010

Conclusione del Campionato Invernale Fiumicino

Ultima regata (8 su 10) del campionato invernale. Prime facce abbronzate a bordo. Dopo lunghe attese e capricci di vento anche l'ultima giornata come la penultima ha potuto avere luogo.
Paghiamo la scarsa conoscenza del 'campo' di regata e ci ritroviamo in un buco mostruoso sul primo lato di bolina che di fatto ci allontana dalla capofila. E ancora oggi abbiamo il mal di testa per cercare di capire quanto e come girava il vento :-).
Per il resto si sono fatte anche buone scelte e buone manovre. La mancanza di un vero spi si è fatta sentire.

In generale il campionato è stata un'esperienza molto positiva. Ci siamo ritrovati in mezzo a dei 'vecchi volponi' mentre noi siamo alla prima edizione e non abbiamo chiuso ultimi, ma anzi in onorevole metà classifica. Abbiamo individuato le aree da migliorare. Si è creato un buon gruppo di persone. Abbiamo superato situazioni difficili, abbiamo rotto solo uno spi (sic!) e perso due manovelle, saranno approdate nella spiaggia delle manizze (in quanto galleggianti). Non abbiamo mai fatto OCS e siamo riusciti a chiudere tutte le regate infilando tutte le boe dalla parte giusta (pare facile eh), sfiorate a volte, toccate mai, soprattutto nessuno si è ferito al massimo qualche nausea.
Peccato per i 24 punti presi alla prima giornata per un banale ritardo dovuto a traffico metropolitano.

Ringraziamo ancora Massimo per averci 'avviato' e dato consapevolezza dei nostri mezzi, concludendo, tra l'altro, al primo posto della sua classe nel campionato invernale di Anzio.

chi ha Vento
non aspetti Tempo
jack

giovedì 11 marzo 2010

Azzurra

Azzurra non ha mai smesso di solcare le acque. Ed ora insieme a 'Mascalzone Latino' combatte nel circuito Louis Vuitton Trophy. Un trofeo, e mi rivolgo ai 'vedovi' dell'America's Cup, che risulterà sicuramente piu appassionante di quanto visto a Valencia ultimamente.
E Azzurra non solo combatte ma vince anche. Alla terza regata si ritrova con 2 punti, ha perso l'ultima contro i franco tedeschi di ALL4ONE. Hanno avuto un pò di confusione a bordo in occasione di alcune manovre in boa (sono cose che capitano a tutti quindi) ed un problema con la drizza del genova (!).
Questo trofeo giungerà anche nelle nostre acque come si diceva in un precedente post (seconda tappa a nizza e terza in sardegna, non dimentichiamoci lo Yacht Club di provenienza di Azzurra).
Fa piacere a me leggere notizie di 'Azzurra' che ha fatto conoscere il match race al grande pubblico e seguire queste sfide che vengono affrontate con barche America’s Cup Class (90-92)

Il sito ufficiale del trofeo è http://www.louisvuittontrophy.com dove si possono leggere i commenti delle regate in diretta e consultare vario materiale multimediale.


Quanto manca alla boa?
Zitto e schiaccia!
(citazione dal forum amici della vela)
Jack


lunedì 8 marzo 2010

Un altra ancora.

Non è che uno può scrivere solo quando le cose vanno bene. Se si fanno prestazioni tristi bisogna assumersene le responsabilità e capire dove si sbaglia, guardare avanti.

Anche perchè dietro non c'è nessuno :-)

Comunque ce la caviamo anche con equipaggio ridotto all'osso e improvvisato, un ritocco alla tattica, alla bolina ed al rating (che ce vò) e potremo dire la nostra.
Per ora stringere i denti, far passare la notte sognando i draghi, come Bertarelli dopo l'america's cup, e rimboccarsi le maniche.

Da vedere -> Roma Social Sport

venerdì 5 marzo 2010

Le none di Marzo

Il settimo giorno del mese di Marzo era chiamato nel calendario romano 'none'.

In attesa dell'aria fredda proveniente dal nordest europeo speriamo che le altre variabili, vento, condizoni del mare e copertura nuvolosa siano clementi.

Week end da inverno pieno.

Equipaggio rimaneggiato in vista, al punto in cui non si è ancora in grado, ora, di definirlo completamente.

Quindi oggi citazione in latino: "piscis a capite putet"
Che mi fa venire in mente di primo acchito almeno tre grandi argomenti.
'La politica' nel senso più qualunquista possibile.
Le grandi organizzazioni pubbliche.
Il calcio

Per andare in mare bisogna revisionare zattere, controllare documenti, salvagenti, dispositivi, circuiti, strumenti, motori, certificare, far autorizzare ecc. ecc. ed una certa puntigliosità sulla sicurezza in primo luogo è più che corretta. Ed un giorno parleremo anche degli incidenti che accadono in mare.

Purtroppo ne è accaduto uno, talmente imprevedibile, pochi giorni fa alla Louis Majesty sulla rotta Barcellona-Genova che ha dell'inverosimile. E fa pensare a quante volte da dietro un vetro di un traghetto si è guardato lo spettacolo del mare in tempesta.

La normativa diportistica è complessa, articolata, poco chiara, stratificata al punto che la sola comprensione è un affare non facile, figuriamocene il rispetto.
E purtroppo in caso di mancanza (fiscale, normativa ecc. ecc.)
non possiamo disporre di meravigliosi strumenti come potrebbe essere, ad esempio, un 'decreto interpretativo'.

lunedì 1 marzo 2010

Verso la Settima

Piene del tevere, piogge battenti, mari mossi, venti forti, perturbazioni in serie, neve!
L'inverno 2009 2010 non ci vuole risparmiare nessuna manifestazione meteorologica.
Ieri ad Anzio annullata la regata del campionato invernale, a Fiumicino ne abbiamo 2 da recuperare,
e in occasione della famosa mezza maratona di roma i podisti partecipanti hanno potuto apprezzare la tipica espressione ventosa invernale della nostra costa.

L'annullamento della regata di Anzio (che prevede il recupero domenica prossima 7 marzo)
ci costringe ad un rimpasto degno dei governi pentapartito.
Al più presto verranno diramati sms, segnali di fumo, lettere a mano e pubblicati qui i nominativi delle persone di equipaggio.

Nel frattempo attendiamo pazienti che arrivi e passi questa nuova perturbazione da NO con abbassamento delle temperature e pioggia.
Sperando se ne vada in tempo per sabato.

giovedì 25 febbraio 2010

Chiara suggerisce:

Non esiste vento favorevole
per marinaio
che non sa dove andare
-Seneca-

lunedì 22 febbraio 2010

Regata del 21 febbraio - campionato invernale

La regata del 21 Febbraio è stata annullata dopo una differita di due ore.
Le condizioni meteo marine non permettevano di uscire...
Il fiume Tevere, con il suo delta cuspidale del ramo naturale ed il suo carico di sedimenti, nel corso del tempo ha deciso di puntare verso WSW e va bene, ma il porto turistico di Roma è recente opera dell'uomo e non si spiega come si sia potuto decidere che la sua imboccatura dovesse essere aperta a SW.
Bastava una semplice ricerca sui venti prevalenti, guardare la direzione della pista di atterraggio dell'aeroporto di fiumicino, chiedere ad un pescatore, andare a mangiare un paio di volte l'anno al mare per farsi venire un leggerissimo dubbio.
Ammirevole il tentativo di commemorare i fasti imperiali con la somiglianza del progetto a ciò che si pensa fosse l'antica pianta del porto dei romani, ma anche qui ci si poteva chieder a cosa servisse quella strana diga con torre centrale

Riporto di seguito la tabella dei venti prevalenti forniti dal sito eurometeo.

Mese Prov-Nodi

GENNAIONNE-5
FEBBRAIOS-8.5
MARZOW-8.5
APRILEW-8.5
MAGGIOW-8.5
GIUGNOW-8.5
LUGLIOW-8.5
AGOSTOW-8.5
SETTEMBREW-8.5
OTTOBREW-5
NOVEMBREWSW-5
DICEMBRENNE-5


"L'umanità si divide in tre categorie
I vivi, i morti ed i naviganti."
Anacarsi

Saluti.
jack

mercoledì 17 febbraio 2010

La Gassa D'Amante

Non è la Fine di una relazione extraconiugale e neanche uno stretto legame d'amore.

Già, perchè gassa è il termine generico che indica un nodo ad occhiello (o ad occhio) quindi non scorsoio (Gassa è la famiglia, il cognome).
Mentre amante (dunque il nome), è da accertare che derivi dal greco imas imantos, che significa correggia appunto, un sistema di funi che ha lo scopo di muovere e sollevare pesi.
Tanto è vero che la gassa d'amante tra i suoi molteplici usi ha anche, date le sue proprietà
(semplicità, rapidità di esecuzione*** e occhiello fisso), quello di sollevare pesi,
quale, ad esempio, potrebbe essere una persona (svenuta) in mare.

Quando ero scout, da bimbo, quel nodo per me era il 'nodo bolina' oppure 'nodo di bolina' e lo sapevo fare solo nella modalità rapida (detta, sembra, "jedi" ), mentre il 'parlato' era chiamato 'nodo paletto'.
Gassa d'amante o nodo di bolina, dall'inglese bowline, cioè cavo di prora (bow line).
Serviva a spostare le vele quadre, una manovra per adattare le vele e consentire di spostare l'andatura verso la direzione del vento.
Ma bowline potrebbe essere anche corda dell'arco (tra tensioni ed incurvature ci può stare, make sense).
Quindi ci spostiamo allegramente dal nodo all'andatura, da una lingua all'altra.
Se andiamo a vedere, l'andatura di bolina, in inglese è detta 'upwind' o anche 'close-hauling' (tesa strettamente) oltre che bowline.

La più antica gassa d'amante potrebbe essere quella trovata in Egitto, tra gli scavi archeologici relativi alla barca solare di Cheope tra il cordame di 5 millenni fa.

Chissà, ci sarà stata sicuramente la prima volta assoluta in cui la Gassa d'Amante (come gli altri nodi) fu eseguita, dita si mossero e crearono il nodo, magari le stesse che avevano intrecciato le fibre.
E poi, come le tradizioni orali, da uomo a uomo, da pescatore a marinaio, da scalatore a viaggiatore è arrivata fino a noi, vivo, con la sua bellezza di semplicità e funzione.

***
Considerato uno degli elementi imprescindibili dall'essere marinaio bisognerebbe saperla fare con una mano, destra o sinistra, dietro la schiena, al buio, dentro l'acqua, con cima in tensione, bagnata...
E sempre in 5 secondi.
Buon allenamento.


Jack

lunedì 15 febbraio 2010

Vento in Poppa Mezzo Porto

Vento in poppa mezzo porto... recita un adagio marinaro, ma per imbarcazioni talmente veloci da poter portar sempre le vele (o quello che è) chiuse è un detto che perde cittadinanza.

L'ultima edizione della coppa america mi ha fatto riflettere sulla terminolgia nautica, già così vasta e sedimentata nel corso dei secoli.
Le parole sono importanti, in barca di più, ogni termine fa riferimento ad una singola manovra, oggetto, orientamento, funzione.
Bene mi rendo conto di essere impreparato con la nuova terminologia. Credo che sarei molto in difficoltà a descrivere tutti i pezzi che compongono un trimarano moderno. Inoltre se nel passato i termini provenivano dall'arabo, dal greco, dal latino ora l'unica lingua madre della nautica è l'inglese. La nautica a vela si evolve (quante gasse d'amante ci saranno state su Oracle-BMW?) e con lei la terminologia. Possiamo anche cercare di tradurre in italiano ma questo rimarrebbe un esercizio linguistico.

L'inglese è diventata una dotazione di bordo obbligatoria, non solo per quanto detto qui.
Aveva ragione mia madre a volermi mandare a scuola privata.

Jack

domenica 14 febbraio 2010

II regata america's cup

Lo strapotere di oracle della prima regata non c'è
Il defender si difende, ha la sua penalità da scontare ma si difende ed ha un piccolo margine di vantaggio.. e già questa è una notizia rispetto a quanto si era visto 2 giorni fa.
E stiamo per assistere ad un incrocio! alinghi incrocia davanti e vira.
Alinghi sembra più largo sulla lay line.
Oracle sembra esattamente in linea.
Alinghi sembra aver perso il vantaggio, di mura e distanza.
Dopo la prima boa riemerge lo strapotere di Oracle.

Mi sembra inutile continuare a commentare.

Se penso a come mi sento dopo una regata che poteva andare meglio, non riesco ad immaginare come si possa sentire Bertarelli dopo 2 partenze con 2 penalità, distacchi siderali, 2milioni di euro in meno (bene lo stesso con tutti quei soldi?).
viva darder!
jack

venerdì 12 febbraio 2010

Critical Event SNOW - 12 febbraio - 33 rd America's cup

Mentre a Roma. e sulla nostra barca, cade la neve attendiamo la prima regata della misteriosa 33esima edizione della America's cup. da seguire qui.
http://www.americascup.com/en/regate/regarder-la-course/
oppure
http://live.la7.it/americascup/
ed in questo momento anche qui
http://www.raisport.rai.it/dl/raisport/multimedia/diretta.html?cid=ContentItem-18b9bd8c-1ab9-44e8-a684-fd3430493964

Oracle a 8 minuti toglie la vela di 'trinchetta'
Alinghi randa e fiocco spiegate.
Oracle spiega vela di prua 7 minuti alla P
Fa un po ridere che questi mostri abbiano degli avvolgifiocco
Un uomo in acqua -6 minuti.
-5 minuti
Fino ad ora non c'è stato nessun corpo a corpo.
Sta per partire la 33esima.
Primo scontro tra le due oracle protesta perchè costretti a cambiare rotta con la precedenza
Il match race c'è
Penalità per Alinghi, regata compromessa non è riuscita ad incrociare.
-2 minuti barche ferme, oracle rispiega la vela di prua
si controllano, ancore ferme, hanno la la linea di partenza in poppa, Alinghi muove riparte.
Alinghi rientra ma oracle rimane fermo alinghi riesce a partire
Oracle deve fare il giro è ancora sopravvento alla linea di start.
Alinghi vola Oracle ancora deve partire.
Due cose secondo me imbarazzanti sono accadute.
Parte oracle, 1m30 sec di ritardo.
Alinghi ha la penalità
I mostri volano.. tutti in flying hull
Velocità simili (20 nodi circa)
Mi sembra che oracle stringa meglio ma alinghi più veloce.
Alinghi cambia fiocco.
Forse proprio per l'angolo di bolina.
Velocità simili ma angoli diversi.
Secondo me oracle ha un mezzo superiore.
Se dovessi fare un pronostico ora, direi anche se un pò a malincuore, che questa coppa cambierà padrone. Chi è causa del suo mal...
A. (alinghi) ha cambiato le vela di prua al volo, è come scalare una marcia.
Oracle va come un fuso, più potente, più stabilità ha recuperato circa 700 metri ad alinghi
O (oracle) recupera il fiocco ma rimane mura sx
L'albero di O misura 68metri(!) e l'ala rigida è impressionante.
Se non cambia qualcosa di radicale con andatura portante A. è segnata.
A da segni di ripresa, O va, è senza vela di prua.
A ha impostato meglio le vele, forse è più difficile da settare.
Sembra più nervosa, qui se cambi un 1/2 metro di vela e hai differenze di 2 nodi.
Forse A ha qualche margine di ripresa ma sicuramente più difficoltà.
Sempre mure sx attendiamo ancora la prima virata della 33esima.
Forse solo 3 prove sono poco per attrezzi del genere, nuovi, evoluti.

Troppo diverso l'angolo che tengono. O sembra un bisturi. Va senza vela di prua, tiene la velocità e stringe meglio.

Sto assistendo ad un massacro. Non lo dicono i commentatori, ma questo è un massacro.
SailEvolution. L'Avatar della Vela.

A vira (non l'antivrus).
Le virate mi ricordano la mia prima virata in hc16.. l e n t a.
Procedono verso la boa di bolina, O ha un vantaggio di 1200 metri, considerando che è partita da -350 rispetto ad A parliamo di 1550 metri. O sempre più veloce e più verso la boa.
La cosa che mi rende fiero è la situazione, essendo di estrema novità siamo tutti in fase di apprendimento e mi sento in questo contesto sullo stesso livello di De Angelis e Vascotto.

Vorrei sottolineare in questa sede il lavoro di LA7 (web) che anche se con problemi e margini di miglioramento è, da sempre, sensibile alla vela.. ed anche al rugby.

E' uno spettacolo.. ma viva il monotipo, è come vedere una F1 contro una motogp.

Attendiamo che arrivino in boa, O vira, più velocemente di prima anche perchè ora ha la vela di prua, O di nuovo mura sx, vento in calo.

Oracle alla boa, cambio vele di prua, l'ala rimane chiusa sull'andatura 'portante'.
Arriva anche A dopo circa 3 minuti.

Sono talmente veloci che a colpo d'occhio non si capisce se sono di bolina o di lasco, vediamo se almeno A scende meglio. Ragazzi, la coppa va in america.

Primi metri di ritorno per Alinghi che fa tenerezza. Bmw Oracle se l'è studiata piu che bene, imbarcazione senza punti deboli.
Manca un pò all'arrivo.. ma la regata è segnata, come è segnata la 33 edizione, 20 minuti emozionanti, 10 prima e 10 dopo lo start, la 33esima America's cup è iniziata e già finita, come canta Mina.


Saluti
Jack

mercoledì 10 febbraio 2010

America's cup


Dopo la falsa partenza di lunedi scorso oggi mercoledi 10 alle 13.00 è prevista la prima regata della 33 esima sfida.
Gli scafi sono 5 ma le imbarcazioni solo 2.
Senza entrare nei dettagli (cosa peraltro affatto semplice) della lunga battaglia legale, ci basti il qui ed ora, ha condotto a questa configurazione: defender, uno sfidante, Valencia, multiscafi.
'Mostri' è l'aggettivo più utilizzato per descrivere o riferirsi a queste due 'barche'.
Se qualcuno dovesse vincere al superenalotto una cifra tale da non saper come spendere, cimentarsi nell'america's cup eliminerebbe radicalmente il problema.

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### Aggiornamento ore 12.30 ###
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Niente da fare. No racing today. Arrivederci a venerdi.

Midday:The AP flag is flying over the A flag above the Varadero building, the main race control offices. So, that means no racing today.
Race 1 is now postponed until Friday with a planned start schedule beginning at 1000hrs.

Mal si giudica il cavallo dalla sella
che fa rima con
Non giudicar la nave stando a terra

Jack

martedì 9 febbraio 2010

PERCORSO (in parte) REGATA 7-2-2010



Di seguito il percorso della regata di domenica prima bolina e parte prima poppa.

La parte dallo start fino al comitato era il riscaldamento iniziale.

velocità media 5,5 velocità max circa 9,5

Un saluto e un abbraccio a tutto l'equipaggio che si è comportato egregiamente in una situazione in cui altre barche hanno rotto o si sono ritirate.

Prepariamoci al prossimo appuntamento.

Se non ci sono variazioni l'equipaggio del 21 febbraio dovrebbe essere:



Massimo (Timoniere)

Fedele (randista)

Paolo (tailer)

Daniele (tailer)

Maurizio (drizze)

Stefano (prodiere)

Rita (aiuto prodiere)

Alessandro (volanti)



se ci sono problemi assenze o impegni avvisare in tempo alessandro via e-mail darder.russo@gmail.com o cell



buon vento a tutti