giovedì 22 agosto 2013

34Th. AC 2013

ETNZ e cioè i neozelandesi sono avanti 4-1 su Luna Rossa nella finale della LVC. La potenza dei kiwi si era già notata, per chi ha seguito, nella fase a 'gironi'. Quindi con tutta probabilità saranno loro gli sfidanti del defender Oracle. C'è a chi non piace tutta questa tecnologia, le ali rigide e così via. Ci sono i nostaglici del monoscafo. Ma i tempi cambiano, di regate al mondo ce ne sono tante, si possono seguire quelle.

L'America's Cup è la formula 1, si sperimenta, ritengo giusto che ci si spinga oltre (a parte l'edizione precedente che è stata ridicola, l'importante è rimanere in monotipia diciamo). Gli idrofoils sono utilizzati già da tempo, ma ora lo scopre il grande pubblico, come con Azzurra l'Italia scoprì l'America's Cup (o la vela in generale). Questa formula permette di avvicinare il campo di regata alla terra ferma, avvicina fisicamente la vela alla 'gente', è spettacolare, è rapida, tecnologica. Si dice c'è meno strategia, non è del tutto vero, ma rimane l'unico lato debole al momento, dipende anche dal fatto che le differenze tra team sono ancora notevoli, quando ci sarà più omogeneità le regate saranno molto più combattute e con l'esperienza ci saranno anche meno rotture a bordo (molti match sono stati vinti per un qualche cedimento dell'avversario).
C'è un aspetto nuovo (non per chi va per mare) che è la pericolosità. La possibilità che qualcuno si faccia male o addirittura possa morire, purtroppo, sono aumentate notevolmente. Basterebbe questo argomento per mettere fine alla discussione, o forse no come dimostra il motociclismo o l'automobilismo. Potrebbe dare maggiore impulso alla ricerca di standard di sicurezza più elevati. Vedremo.